FERITE A MORTE
tratto dal libro di Serena Dandini
Come racconta nella prefazione, Serena Dandini ha voluto rendere visibile tutte quelle storie di donne che hanno pagato con la vita il fatto stesso di essere donne: mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate. In presa diretta la conduttrice-autrice partendo dalle protagoniste che non ci sono più vuole farle finalmente parlare, vuole che queste donne siano libere, almeno da morte, e raccontare la loro versione dei fatti. Da questo assunto rivivono in rappresentazioni icastiche, folgoranti e dolenti a volte amare ed ironiche gli attimi fatali della loro vita, come se da morte il loro sguardo e il loro animo considerassero il proprio destino già tracciato e, come si usa dire, annunciato. Le loro urla di disperazione, le loro voci di aiuto sono rimaste inevase, nonostante spesso gridassero le loro umiliazioni e sofferenze. Con accenti e registri diversi, queste donne confessano la loro solitudine nel portare addosso un fardello di dolore così grande da rimanere inascoltato e spesso con caparbietà masochistica negato; massacrate di botte, lapidate, bruciate dagli uomini e spesso dai loro uomini. Serena Dandini rende onore a questa macabra galleria femminile e con pietosa adesione ne delinea i tratti psicologici e le ferite dell’animo e del fisico.
“Ferite a morte” è un libro intenso e lacerante, fa soffrire e commuovere. E’ strutturato in brevi storie, come cortometraggi, tinte di sangue, in un linguaggio acuto e corrosivo, ma anche lieve ed ironico. Da leggere perché è la testimonianza, la memoria, la denuncia, grazie alla libertà della scrittura, di tante vittime, donne come le altre.
Anna Paganini Bresaola propone la lettura di alcuni brani tratti da questa galleria femminile con intensità, trasporto e ahimé quella amara ironia suggerita dall’autrice.
Tra una lettura e l’altra saranno eseguite canzoni al femminile accompagnate alla chitarra da Claudio Moro