Vorìa cantar Verona

Presentazione.

Poesie di Berto Barbarani

Messa in scena e Regia di Claudio Messini

con Anna Paganini, Coro popolare di Ponti sul Mincio, Tsambal Gruppo danze popolari Tsambal e il balletto diretto da Edwin Ochoa

“Voria cantar Verona…” un inno all’opera poetica di Berto Barbarani e alla sua città, che egli amò profondamente e alla quale dedicò i suoi Canzonieri.

“Voria cantar Verona..” è un recital che si propone di far rivivere il ricordo, mai spento, del poeta veronese, presso il pubblico d’oggi.

La sua poesia, più che mai viva ed intessuta di umanità semplice, riaccende i colori del pittore che fu grande amico di Berto Barbarani: Angelo Dall’Oca Bianca.

Renato Simoni nel 1911 lo definì “un dolce aedo”, che faceva conoscere, non da erudito, la vita secolare della sua città; Berto Barbarani, poeta vissuto nel suo tempo e per il suo tempo, ma che riesce a far rivivere la lieta e mesta bellezza di Verona.

Verona, “città primaverile”, come la definisce Diego Valeri, Verona con le sue vecchie pietre delle architetture romane, barbariche, lombarde, scaligere, rinascimentali, Verona con l’Adige torbido e precipitoso e Cangrande che sorride fanciullescamente sul cavallo ingualdrappato, i giovani amanti resi immortali dalla poesia.

Barbarani è un poeta veronese per i toni, gli accenti, gli umori, la sostanza

Umana e per i luoghi:la città, le colline, le valli con i vigneti, il lago di Garda; qui sta tutta la geografia sentimentale di Berto Barbarani, tutto il mondo fisico della sua poesia.

Lo spettacolo è costruito alternando la recitazione delle poesie a canzoni  e danze popolari.